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"La fraternità politica nella storia e nel futuro dell’Europa"

Lingua: Italiano
Abstract: Il 9 maggio 2002 a Roma, in Campidoglio, si svolge la “Festa dell’Europa”, per celebrare l’entrata in vigore del trattato che istituì la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, prodromo economico della futura Unione europea. Nella sua relazione, Chiara Lubich presenta la fraternità politica come parte del bagaglio esistenziale ed esperienziale dell’Europa. L’anima fraterna dell’Europa, secondo la Lubich, ha una storia remota (Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Edith Stein, etc.) ed una più prossima (il dialogo tra Schumann, De Gasperi, Adenauer, ad esempio). Ma soprattutto, l’Europa ha cominciato a intrecciare una rete di relazioni basate sulla volontà di costruire una società fraterna. Ne sono testimonianza i carismi religiosi e i movimenti ecclesiali, che offrono un esempio di collaborazione tra loro e con la società. Ne è testimonianza l’impegno del Movimento dei Focolari e della sua espressione politica, il Movimento politico per l’Unità, che propone una visione fraterna dell’agire politico. La fraternità è presentata dalla Lubich come la categoria relazionale che fa emergere i valori autentici di ciascuno, fino a ricostruire l’insieme del disegno politico di una nazione, di un Paese. La fraternità universale è la sfida che l’Europa condivide col resto del mondo, proprio perché ha provato a sperimentarla in sé, cercando di superare un passato fatto di guerre, ingiustizie, regimi totalitari.
Pubblicazione integrale
2020-10-03T02:58:43+02:00
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